Le aziende che lavorano a ciclo continuo hanno un consumo energetico notevolmente più alto rispetto alle altre tipologie di industrie, motivo per cui sono tra le più colpite dalla (non più tanto) recente crisi energetica causata dalla guerra tra Russia e Ucraina.

Lo Stato si è subito adoperato per adottare una serie di misure per calmierare i prezzi di gas e combustibili fossili e per garantire la fornitura di energia alle industrie che sono il motore economico del paese. Tuttavia i costi per le aziende restano ancora molto alti, ed è giunto il momento che gli imprenditori più lungimiranti puntino verso altre forme energetiche, più ecosostenibili, più sicure e soprattutto più economiche, come quelle ricavate dai pannelli fotovoltaici.

Vediamo infatti quali sono i dati relativi ai costi dell’energia tradizionale alla luce del conflitto.

I costi della guerra Russia-Ucraina per le aziende italiane

Ogni anno, l’Italia importa dalla Russia quasi 29 miliardi di metri cubi di gas. È quanto ha affermato a marzo il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in un’intervista televisiva poco dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, mettendo subito in evidenza la dipendenza delle industrie italiane dalle forniture russe e la necessità, ancora più impellente a causa della guerra, di trovare alternative.

Già prima del conflitto, in pieno inverno, i costi del gas naturale in Italia erano aumentati del 750% e il PUN (prezzo unico nazionale dell’elettricità) era aumentato del 500% rispetto allo scorso anno. E, secondo recenti stime dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, per il 2022 le imprese potrebbero vedere un aumento delle spese di oltre 36 miliardi di euro a causa del caro energia.

I settori più colpiti da questo vertiginoso aumento dei prezzi sono soprattutto le industrie a ciclo continuo come quelle del settore manifatturiero (+38%).

In genere, la maggiore preoccupazione di un imprenditore quando si parla di spese aziendali è la variabilità del costo dell’energia, preoccupazione che si è rivelata fondata dopo lo scoppio della guerra. Invece, adottando soluzioni rinnovabili come i pannelli fotovoltaici, tale variabilità e i conseguenti rischi per l’attività vengono cancellati, poiché è sempre possibile fare una stima accurata dell’energia prodotta e del relativo costo.

Secondo i dati de Il Sole 24 Ore, “sostituire tutto il gas russo con impianti fotovoltaici consumerebbe una superficie minima, per esempio, meno dello 0,5% per pannelli installati sui terreni abbandonati italiani. Se si utilizzassero i tetti degli impianti industriali e i parcheggi, l’impatto visivo sarebbe nullo e nei parcheggi avvieremmo la transizione verso la mobilità elettrica”.

I vantaggi economici dell’energia rinnovabile

In questi tempi incerti, quindi, in cui non solo i costi dell’energia sono aumentati vertiginosamente, ma in alcuni casi la fornitura stessa dell’energia può subire rallentamenti o addirittura interruzioni, è importante che le aziende puntino all’autosufficienza energetica adottando principalmente fonti di energia rinnovabili.

Le soluzioni energetiche proposte da Futura srl consentono alle aziende, anche a quelle che lavorano a ciclo continuo, di risparmiare sulle ormai esorbitanti bollette energetiche ricorrendo all’installazione di pannelli fotovoltaici.

L’impianto fotovoltaico infatti permette all’azienda di essere autosufficiente dal puto di vista energetico, producendo energia nelle ore diurne e consumandola al momento senza scambiarla con la rete elettrica e cancellando quindi non solo i costi derivanti dai kW consumati, ma anche quelli delle spese di gestione e fornitura. Inoltre, grazie ai sistemi di accumulo, è possibile immagazzinare l’energia e conservarla per poterne usufruire di notte (nel caso delle aziende a ciclo continuo) o quando le condizioni meteo non sono ottimali.

Ma le energie rinnovabili non sono una fonte di risparmio solo sulla bolletta, a una vera e propria fonte di guadagno. In primo luogo, aumentano infatti il valore dell’intero immobile. In secondo luogo, se l’azienda produce un surplus di energia, è possibile rivenderla tramite il meccanismo dello Scambio sul Posto: in questo caso saranno gli altri a pagare voi per l’energia e non viceversa.

Infine, adottare soluzioni rinnovabili significa rendere la propria azienda più green e più eco-sostenibile. Certo, non si tratta di un vantaggio economico, ma di un grande beneficio dal punto di vista dell’immagine, immagine che clienti e investitori di sicuro apprezzeranno.

Detrazioni fiscali per gli impianti fotovoltaici

Anche alla luce della guerra tra Russa e Ucraina, il governo ha stabilito alcune agevolazioni fiscali per le aziende che decidono di passare alle energie rinnovabili. Ecco brevemente quali sono:

  • Iva agevolata al 10%
  • Credito di imposta del 6%
  • Reverse charge: inversione dell’onere dell’IVA che non ricade più sull’azienda che acquista il fotovoltaico ma suo fornitore
  • Nuova Sabatini: agevolazione fiscale per le PMI che prevede un credito per l’acquisto di macchinari e attrezzature necessari per l’installazione di impianti fotovoltaici.
  • Decreto FER1: incentivo per gli impianti con potenza da 20 kW a 1 MW per la reimmissione in rete di energia pulita.

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